Impianto di terra cantiere: la messa a terra

Impianto di terra cantiere: la messa a terra

La messa a terra è letteralmente il collegamento delle parti metalliche ad un dispersore inserito nel terreno, in modo da ottenere la equipotenzialità fra parti metalliche e terreno. In questa situazione, se dovesse esserci una tensione causata da un contatto accidentale, non dovrebbe insorgere nessun tipo di problema perchè andrebbe a scaricarsi a terra.

Gli elementi dell’impianto di terra
L’inail elenca i componenti dell’impianto di terra nella pubblicazione dedicata alla sicurezza nei cantieri. Vediamo quali sono:

  • Dispersore: è il corpo che effettua il collegamento con la terra;
  • Nodo principale di terra: è una barra di rame sulla quale si trovano i conduttori di protezione che collegano le masse a terra, i conduttori equipotenziali ed il conduttore che arriva al dispersore;
  • Conduttori di protezione: convogliano la corrente di guasto direttamente al dispersore;
  • Conduttori di terra: collegano il nodo di terra al sistema disperdente ed i dispersori uno con l’altro;
  • Conduttori equipotenziali principali: collegano il nodo di terra alle masse estranee, cioè quei corpi metallici che non fanno parte dell’impianto elettrico.

La normativa
Questo tipo di impianti deve essere chiaramente denunciato – con l’invio della dichiarazione di conformità – all’inail e all’arpa/asl competenti entro 30 giorni dalla data di inizio dell’esercizio. Tutte le copie devono essere tenute in cantiere. Ovviamente, l’impianto deve essere regolarmente manutenuto, in quanto deve mantenere la sua completa efficienza fino al termine dei lavori.
Si tratta di normative ed informazioni assolutamente necessarie da sapere ed in questi casi, nessuno è meglio di un esperto che da anni lavora in questo ambito: morello impianti vanta un team di professionisti preparati per qualsiasi consulenza. Non esitate a contattarli!

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